Contrastare l’erosione e la desertificazione

Contrastare l’erosione e la desertificazione

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Abbellire l’ambiente

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  • I papaveri - Claude Monet

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Cosa sono e come agiscono i PRATI ARMATI®

Contrastare l’erosione e la desertificazione: I PRATI ARMATI® sono una tecnologia innovativa che impiega sementi di piante erbacee perenni (molte autoctone, non OGM) con radici profonde e resistenti, per il blocco dell’erosione ed il contrasto alla dsertificazione, la rinaturalizzazione, la conservazione del suolo, la protezione di opere infrastrutturali, il ripristino di zone degradate e inquinate.

La Tecnologia dei PRATI ARMATI® per contrastare l’erosione e la desertificazione è un sistema complesso, in cui confluiscono conoscenze di botanica, agronomia, geologia, ingegneria, di cui PRATI ARMATI Srl detiene l’esclusiva mondiale ed il relativo marchio registrato.

Dove si usano i PRATI ARMATI®

  • su rilevati e scarpate stradali, autostradali, ferroviarie:  per contrastare l’erosione e la desertificazione e favorire la rinaturalizzazione;
  • su sponde di laghi, fiumi, torrenti, canali:  per contrastare l’erosione e la desertificazione e favorire la rinaturalizzazione;
  • su scarpate a mare:  per contrastare l’erosione e la desertificazione e favorire la rinaturalizzazione;
  • in cave, miniere, discariche, siti inquinati:  per contrastare l’erosione e la desertificazione e favorire la rinaturalizzazione;
  • Autostrada del Sole

    Caratteristiche di sementi, aspetto e radici
  • Autostrada del Sole

    Radici dei Prati Armati®

La tecnica di impianto per contrastare l’erosione e la desertificazione

La tecnica di impianto dei PRATI ARMATI® per contrastare l’erosione e la desertificazione varia a seconda dei cantieri. L’intervento per contrastare l’erosione e la desertificazione si realizza mediante semina a spaglio (manuale) o meccanizzata o idraulica a seconda delle caratteristiche del cantiere. Il metodo di semina non influisce sulla riuscita dell’intervento per contrastare l’erosione e la desertificazione.

La semina idraulica o idrosemina  per contrastare l’erosione e la desertificazione consiste nel distribuire una miscela di acqua, concimi, collanti naturali e sementi di PRATI ARMATI® sulla superficie da trattare, utilizzando macchine idroseminatrici con cisterne da 1.000 a 10.000 litri, montate su mezzi gommati o cingolati.  In zone molto estese (superiori ai 20.000 m2) e non accessibili in altro modo, è possibile utilizzare gli elicotteri, con particolari diffusori.

Cosa include il trattamento con i PRATI ARMATI® per contrastare l’erosione e la desertificazione

Il trattamento con i PRATI ARMATI® include l’intervento di  semina (o idrosemina) e  concimazione, con garanzia di inerbimento almeno pari all’80% della superficie inerbibile (esclusi affioramenti rocciosi, muri, superfici asfaltate etc…) e garanzia di  contrasto dell’erosione.  Sono anche inclusi  gli interventi di risemina e concimazione in garanzia per n.3 anni. Il prezzo finale di vendita include tutti i materiali (semi, concimi naturali etc.), tutte le maestranze ed i mezzi necessari per effettuare le lavorazioni.

Il miscuglio utilizzato per la semina/idrosemina per contrastare l’erosione e la desertificazione

Non esiste un miscuglio standard, ma  viene di volta in volta messo a punto in base alle caratteristiche vegetazionali, climatiche e pedologiche dell’area da trattare.

Il miscuglio utilizzato include le sementi tecniche di PRATI ARMATI®, dei  concimi naturali, i collanti per idrosemina derivati da scarti vegetali e gli ammendanti.  La tipologia dei materiali, le quantità e le proporzioni vengono definite di volta in volta in base alle caratteristiche vegetazionali, climatiche e pedologiche del cantiere.

Le sementi utilizzate per contrastare l’erosione e la desertificazione:

  • sono semi di piante erbacee perenni, soprattutto autoctone, reperibili in natura;
  • sono semi di piante appartenenti soprattutto alle famiglie botaniche delle graminacee e delle leguminose;
  • vengono selezionate di volta in volta in base alle caratteristiche vegetazionali e pedoclimatiche del sito da trattare;
  • su richiesta del Committente, possono essere integrate con semi di fiori, arbusti e alberi locali per favorire la rinaturalizzazione.

Alcune caratteristiche delle essenze erbacee per contrastare l’erosione e la desertificazione

  • sono perenni;
  • sono rustiche;
  • sono pioniere;
  • sono foraggere;
  • non sono OGM;
  • non sono infestanti;
  • resistono a sommersioni prolungate;
  • ricacciano facilmente dopo incendio;
  • hanno rapido accrescimento anche in condizioni pedoclimatiche  proibitive;
  • possiedono un apparato radicale con:
    • elevata velocità di accrescimento;
    • profondità e densità elevata;
    • radici sottili ed omogenee;
    • elevata resistenza media a trazione (fino a 205 MPa).

Cosa fanno i PRATI ARMATI® per contrastare l’erosione e la desertificazione

  • contrastano l’erosione e la desertificazione riuscendo ad inerbire anche i litotipi più sterili (argille compatte, rocce fratturate, terreni inquinati da idrocarburi, additivati a calce etc.) senza alcun apporto di terreno vegetale né utilizzo di altri materiali e manufatti sintetici e non (georeti, geocelle, biostuoie, mulch, matrici di fibre di legno legate, etc).
  • se suddetti materiali e manufatti sono già presenti sul sito, li mascherano con evidenti vantaggi paesaggistici e ne migliorano inoltre la funzionalità e la durata;
  • mitigano l’impatto ambientale di opere civili;
  • migliorano prestazioni, funzionalità e durabilità delle opere tradizionali e ne diminuiscono la manutenzione;
  • accelerano la rinaturalizzazione;
  • sottraggono elevate quantità di CO2 dall’atmosfera contribuendo ai crediti stabiliti dal Protocollo di Kyoto;
  • incrementano la resistenza al taglio e il fattore di sicurezza del terreno;
  • proteggono e impermeabilizzano i versanti in caso di precipitazioni intense;
  • proteggono il terreno da fessurazioni e crepacciamenti;
  • diminuiscono la saturazione dei terreni;
  • trasformano un terreno fragile in un sistema plastico “terreno-radici”.

Cosa non fanno

NON consolidano i pendii instabili dal punto di vista geotecnico (cioè quelli con fattore di sicurezza Fs<1) che devono  devo essere prima consolidati (il fattore di sicurezza dovrà essere Fs>1) con opere di ingegneria civile e naturalistica (pali, terre rinforzate, gabbioni, muri in cemento armato, etc.) e poi trattati con i PRATI ARMATI® per contrastare l’erosione e favorire la rinaturalizzazione. Limiti di applicazione Le aree su cui sarà realizzato l’intervento con i PRATI ARMATI® dovranno pertanto: essere stabili dal punto di vista geotecnico (Fs>1) e quindi se necessario dovranno essere stabilizzate con tradizionali opere civili;

  • avere pendenza massima di 60° e quindi se necessario dovranno essere riprofilate;
  • avere una superficie con finitura grossolana;
  • avere opportune opere di regimentazione e captazione delle acque superficiali e profonde.

In quali condizioni pedoclimatiche resistono per contrastare l’erosione e la desertificazione

  • temperature comprese tra  -40°C  e +60°C;
  • in climi da aridi a molto piovosi;
  • su suoli con pH compreso tra 4 e 11;
  • su ogni litotipo, anche il più sterile: argille, limi, ghiaie, sabbie, flysch, rilevati additivati con calce, rilevati ferroviari in ghiaia, etc.;
  • in suoli inquinati da metalli pesanti e idrocarburi;
  • in suoli ad elevata salinità;

I vantaggi per contrastare l’erosione e la desertificazione

  • si seminano in tempi molto brevi (anche vari ettari al giorno);
  • non necessitano di:
    • terreno vegetale di riporto (attecchiscono anche su terreni sterili);
    • materiali sintetici aggiuntivi come georeti, geostuoie, geocelle, biostuoie;
  • non presentano rischi di installazione;
  • tutti i materiali sono innocui e naturali, i macchinari semplici e sicuri;
  • non necessitano di manutenzione come interventi di irrigazione, concimazione, sfalcio;
  • impediscono l’intasamento di sistemazioni idrauliche superficiali (es. fossi di guardia e canalette), evitandone la manutenzione;
  • migliorano la loro efficienza antierosiva nel tempo;
  • non richiedono finitura dei versanti che possono essere lasciati scabri e grossolani.
  • L’energia spesa per contrastare l’erosione e favorire la rinaturalizzazione su 1 ettaro di versante o rilevato, utilizzando solo i prati armati, è circa 100 volte inferiore a tutte le altre tecniche tradizionali
  • Sottraggono dall’atmosfera fino a 5 volte più  CO2 rispetto alle piante erbacee utilizzate nelle idrosemine tradizionali

A cosa si abbinano

A tutte le opere di ingegneria naturalistica e civile utilizzate per la stabilizzazione dei versanti al fine di migliorarne l’impatto ambientale e le prestazioni (es. gabbioni, palificate, terre rinforzate, reti paramassi, etc.).