2023-11-15 CONVEGNO DELL’ORDINE DEI GEOLOGI DELLA REGIONE MARCHE
L’ingegneria della natura del 21°secolo: la Natura che salva se stessa.
Infrastrutture e ambiente possono convivere. Piante erbacee a radicazione profonda per il controllo dell’erosione e la regimazione delle acque superficiali e meteoriche: aspetti tecnici, ambientali, energetici e di inquinamento
Mercoledì 15 novembre 2023, dalle ore 8:30 alle ore 13:30
L’Ordine dei Geologi delle Marche organizza un convegno con la partecipazione ed il contributo incondizionato della società PRATI ARMATI S.r.l. che si svolgerà presso il Conference Center, edificio D1 del Gross Ancona (ingresso su via Scataglini)
oppure seguire il seguente link di google maps: https://maps.app.goo.gl/5uVsVv2oMwVE2aZq6
Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il 10 novembre 2023 al seguente link:
https://forms.gle/4jYFWMKVAXG2zDgFA
Per i geologi iscritti sono stati richiesti 5 crediti per l’APC. Sarà cura dell’ordine dei geologi delle Marche procedere alla registrazione dei crediti in piattaforma.
CLICCA QUI PER SCARICARE LA LOCANDINA DEL CONVEGNO
PROGRAMMA
Moderatore: Prof. Geol. Piero Farabollini
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08:30 – 09:00 – Registrazione dei partecipanti
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09:00 – 0915 – Introduzione ai lavori
Prof. Geol. Piero Farabollini, Presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche -
09:15 – 10:15 – Il contributo della corretta sistemazione idraulica ed antierosiva alla stabilità dei pendii
Prof. Margherita Bufalini Professore di Geotecnica, Università di Camerino
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10:15 – 13:00 – Applicazione delle piante erbacee a radicazione profonda per il controllo dell’erosione e la realizzazione di innovative opere di captazione e regimazione delle acque superficiali e meteoriche. Aspetti tecnici, ambientali, energetici e di inquinamento in aderenza al Reg. (UE) 2020/852.
Dott. Ing. Claudio Zarotti, Presidente PRATI ARMATI S.r.l. -
13:00 – 13:30 -Tavola rotonda e Chiusura lavori
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13:30 – Rinfresco
Abstract: Applicazione delle piante erbacee a radicazione profonda per il controllo dell’erosione e la realizzazione di innovative opere di captazione e regimazione delle acque superficiali e meteoriche.
Reg. (UE) 2020/852: aspetti tecnici, ambientali, energetici e di inquinamento.
OBBIETTIVO
Obiettivo del convegno è l’analisi dei problemi posti dall’erosione dei terreni e delle rocce e delle soluzioni per controllare la degradazione superficiale del suolo e le ripercussioni su dissesti più profondi.
Il tema è spiccatamente interdisciplinare, in un contesto di sviluppo sostenibile.
Le piante erbacee perenni a radicazione profonda, sottile e resistente rappresentano una soluzione ottimale dal punto di vista tecnico, ambientale, di consumo energetico, di installazione e per l’assenza di manutenzione.
Piante erbacee autoctone a radicazione rapida, profonda, sottile, resistente, riescono infatti a germinare, svilupparsi e radicare in tempi brevi e a sopravvivere anche in condizioni pedoclimatiche e fitotossiche proibitive per la vegetazione più tradizionale.
Studi, tesi, ricerche, sperimentazioni compiute presso le principali università italiane e centinaia di cantieri realizzati in Italia e all’estero, hanno dimostrato che con le piante erbacee perenni autoctone a radicazione profonda, sottile e resistente è possibile contemporaneamente:
1. bloccare l’erosione in qualunque condizione pedoclimatica, anche su litotipi inquinati e sterili: ad esempio su smarino, senza necessità di terreno vegetale o altri manufatti e materiali
2. diminuire l’infiltrazione ed aumentare la traspirazione contribuendo a migliorare, anche in profondità, i principali parametri geomeccanici dei terreni, quali saturazione, coesione etc. mitigando così anche il rischio di frane a media profondità
3. incrementare la resistenza al taglio degli strati superficiali dei terreni iniettando una coesione aggiuntiva, dovuta all’apparato radicale, di 5-15 kPa
4. eliminare il terreno vegetale che si erode e scivola a valle ed ogni altro manufatto e materiale plastico, quali geocelle, geostuoie, georeti, biostuoie, mulch, matrici di fibre di legno legate, juta liquida, idrosemine rinforzate, etc. oltretutto senza impianti di irrigazione o irrigazioni di soccorso
5. eliminare le tradizionali opere civili di captazione e regimazione superficiale delle acque meteoriche (canalette, finsider, embrici, fossi di guardia, etc.) lavorando direttamente sul terreno tal quale con forti vantaggi tecnici, risparmi economici, di tempo, permanenza e rischi di cantiere, assenza di manutenzione e durabilità nel tempo
6. Diminuire il consumo di energia per realizzare l’impianto da 10 a 100 volte rispetto alle tecniche antierosive tradizionali
7. Sottrarre fino al 400% in più di CO2 rispetto a impianti tradizionali
8. Eliminare ogni manutenzione
Particolare attenzione verrà posta alle proprietà olistiche dei PRATI ARMATI®, l’unica tecnologia antierosiva al mondo in grado di rispettare e superare tutte le prescrizioni del Reg. (UE) 2020/852: gli obiettivi ambientali cui deve contribuire un’attività economica per essere considerata ecosostenibile, devono infatti contribuire in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici e non arrecare alcun danno a nessun altro obiettivo ambientale (rispetto del principio DNSH) e più precisamente devono consentire:
1) la mitigazione dei cambiamenti climatici
2) l’adattamento ai cambiamenti climatici
3) l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine
4) la transizione verso un’economia circolare
5) la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento
6) la protezione e il ripristino della biodiversità
Una vera rivoluzione nella progettazione geotecnica ed idraulica, in sintonia con l’ambiente, con consumi energetici e di inquinamento trascurabili, bassi rischi di cantiere e assenza di manutenzione: LA NATURA CHE SALVA SE STESSA.