Opere pubbliche – CONTRO L’EROSIONE: PIANTE INGEGNERE A BORDO STRADA
Opere pubbliche Articolo sui PRATI ARMATI®
Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell’intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione.
Contro l’erosione: piante ingegnere a bordo strada
Opere pubbliche . Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell’intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione.Nelle infrastrutture come strade, autostrade e ferrovie, l’erosione comporta gravi problemi tecnici, economici, di sicurezza, di manutenzione: invasione di fango e pietrame sulle carreggiate stradali, intasamento di canalette, drenaggi e fossi di guardia, spanciamento delle reti paramassi a contatto, deterioramento di opere civili.
Opere pubbliche . Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell’intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione. Per ripristinare la funzionalità delle opere, compromessa a causa dell’erosione, è necessaria una continua manutenzione con elevanti costi e rischi: rimozione di fango e pietrame dalle carreggiate stradali, svuotamento delle canalette intasate, rimozione dei detriti e svuotamento delle reti spanciate.
Opere pubbliche . Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell’intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione. Le tecniche antierosive tradizionali, disponibili fino a pochi anni fa, prevedono l’impiego di manufatti sintetici (geocelle, georeti…), biostuoie, oltre che di terreno vegetale di riporto (destinato a fornire un substrato fertile per l’attecchimento della vegetazione). Soprattutto la posa in opera di terreno vegetale comporta lunghe e costose fasi di lavorazione ed un consumo energetico molto elevato: prelievo di terreno vegetale da siti anche molto distanti, trasporto fino al cantiere, deposito e stesura del materiale sulle scarpate.
Opere pubbliche . Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell’intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione. Oltre al terreno vegetale vengono generalmente istallate stuoie in materiale biodegradabile (es. biostuoie in fibra di cocco, juta, agave, canapa…), georeti o geocelle di plastica, viminate o fascinate. Infine viene realizzata una idrosemina di piante erbacee per accelerare l’inerbimento dell’area o un trapianto di piante forestali (arbusti o alberi), spesso supportate da impianti di irrigazione.
Opere pubbliche . Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell’intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione. Il terreno vegetale è spesso connotato da parametri geomeccanici scadenti e l’intero impianto antierosivo così realizzato risulta instabile, collassa e scivola a valle durante intense precipitazioni. Sono pertanto necessari continui interventi manutentivi, complessi e onerosi.
Opere pubbliche . Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell’intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione. Per bloccare l’erosione piante ingegnere a bordo strada. Negli ultimi anni una innovativa tecnologia verde, che impiega esclusivamente particolari piante erbacee perenni dotate di un apparato radicale imponente (tipo la tecnologia Prati Armati®), viene sempre più utilizzata per contrastare l’erosione su versanti, scarpate stradali, autostradali e ferroviarie, sponde di fiumi e torrenti e per il recupero e la rinaturalizzazione di zone degradate quali cave, miniere e discariche.
Opere pubbliche . Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell’intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione.
L’aspetto più interessante dell’impiego di queste piante è che, grazie alla loro rusticità e capacità di adattamento, è possibile utilizzarle da sole per bloccare l’erosione, senza terreno vegetale di riporto, né materiali o manufatti plastici… L’impianto erbaceo che ne deriva è naturale, rustico e perenne, non necessita quindi né di continui rifacimenti né di costante manutenzione.
Meglio 1.300 tonnellate oppure 12 tonnellate di materiali?
Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell’intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione.
Ad esempio per trattare 10.000 m2 (1 ettaro) di terreno con una classica soluzione tradizionale (es. georete plastica + 10 cm di terreno vegetale + idrosemina con sementi tradizionali) occorrono: – 10 cm di terreno vegetale (corrispondenti circa 1.300 tonnellate) – 12.000 m2 di geostuoia in polipropilene (24 tonnellate inclusi gli sfridi ed i picchetti per il fissaggio), – Circa 10 tonnellate di materiali per idrosemina tradizionale (acqua, semi, collanti, concimi…) per un totale di oltre 1.300 tonnellate di materiali (servirebbero circa 70 camion per il trasporto e varie settimane di lavoro). Spesso è inoltre necessario realizzare anche un impianto di irrigazione e il trapianto di piantine forestali che rendono l’operazione ancora più costosa, lunga, complessa.
Per trattare 10.000 m2 di terreno con le piante erbacee a radicazione profonda occorrono invece soltanto circa 12 tonnellate di materiali (acqua, semi, collanti naturali, concimi) e 1 giornata di lavoro. Una tecnica verde contro l’erosione. I materiali plastici utilizzati nelle tecniche antierosive tradizionali sono inquinanti e non sono biodegradabili: infatti con il tempo si deteriorano sotto l’azione degli agenti atmosferici originando frammenti polimerici che si mescolano al terreno, possono finire in falda o essere ingeriti dalla fauna selvatica o dal bestiame al pascolo. L’utilizzo di sole piante erbacee a radicazione profonda per controllare l’erosione (tipo la tecnologia Prati Armati®) rende invece completamente naturali ed ecocompatibili gli interventi antierosivi, che oltretutto si integrano perfettamente con l’ambiente circostante.
GUNTHER PATSCHEIDER
Opere pubbliche n. 56 maggio – giugno 2012
http://www.lavoripubblici.net/sito/index.aspx
Soluzioni per Opere pubbliche è una rivista tecnica pubblicata da Quota Neve s.r.l.
Soluzioni per Opere pubbliche si prefigge di essere uno strumento d’informazione sull’intero territorio nazionale per:
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