INGEGNERIA NATURALISTICA E PRATI ARMATI
L’ingegneria naturalistica italiana si è dotata di una nuova tecnologia, ha la possibilità di far conoscere il proprio contenuto innovativo all’estero e quindi ha la possibilità di concorrere positivamente alla bilancia dei pagamenti con l’estero.
Quindi si formeranno nuove figure professionali con grande contenuto interdisciplinare e innovativo e potrà così ulteriormente contribuire al risanamento dell’ambiente proprio con tecnologie all’avanguardia che mancavano sul panorama dell’ingegneria naturalistica e non.
è una disciplina tecnico-scientifica che studia le modalità di utilizzo, come materiale da costruzione, del materiale vegetale vivo (piante o parti di esse) in abbinamento con altri materiali inerti non cementizi quali il pietrame, la terra, il legname, l’acciaio, nonché in unione con stuoie in fibre vegetali o sintetiche.
Non esiste un albo professionale di competenza specifica ma è contemplata come attività principale dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ministero dell’Ambiente) e di molteplici Amministrazioni Pubbliche che si occupano di territorio e ambiente.
Il tecnico che opera in questo ambito possiede una preparazione di base afferente a più discipline scientifiche che a seconda della complessità del contesto di intervento si integrano (topografia, geologia, pedologia, idrologia, ecologia, botanica, biologia, ingegneria idraulica, geotecnica e civile, vivaistica e selvicoltura).
L’ambito storico di applicazione è la prevenzione del dissesto idrogeologico e quindi la materia trova ampia applicazione nelle operazioni di consolidamento, stabilizzazione, idraulica, drenaggio e rinaturalizzazione dei terreni in un’ottica di protezione dall’erosione, di sviluppo di ambienti naturali, nonché di salvaguardia del paesaggio e di mitigazione dell’impatto ambientale al fine anche del reinserimento di luoghi e di infrastrutture.
Questa è una scienza in continuo progresso e le tecniche innovative di ingegneria naturalistica non possono che apportare un beneficio a tutto il settore e non, ma soprattutto all’ambiente.
I PRATI ARMATI sono una tecnologia di punta dell’ ingegneria naturalistica. Rispetto alle tecniche tradizionali di ingegneria naturalistica i PRATI ARMATI presentano una serie di vantaggi e innovazioni.
Infatti fino a pochi anni fa non disponeva di una tecnica come i PRATI ARMATI che sono in grado di essere utilizzati in condizioni pedoclimatiche estreme, Prati Armati Srl è una società che ha sviluppato una innovativa tecnologia verde di ingegneria naturalistica, i PRATI ARMATI®, per contrastare l’erosione su:
- versanti;
- scarpate stradali, autostradali e ferroviarie;
- sponde di fiumi e torrenti;
- per il recupero e ripristino ambientale e la rinaturalizzazione di zone degradate quali cave, miniere e discariche.
In linea con la SPENDING REVIEW la tecnologia dei PRATI ARMATI® offre:
- garanzia di risultati;
- nessuna esigenza di manutenzione;
- bassi costi energetici di impianto;
- quantità di materiali impiegati inferiori di oltre 100 volte rispetto alle tecniche antierosive tradizionali;
- rapidità di installazione;
- assenza di rischi di cantiere;
- ecologicità dell’impianto;
- possibilità di ottenere crediti CO2 vista la capacità di questa tecnica di sottrarre fino al 400% in più di anidride carbonica rispetto agli inerbimenti tradizionali;
1. impiega sementi di piante erbacee perenni a radicazione profonda, prevalentemente autoctone, in grado di vegetare su ogni litotipo e in qualunque clima.
2. contrasta l’EROSIONE anche sui litotipi più sterili, quali:
- TERRE (argille, limi, sabbie, ghiaie e loro miscele): difficilmente realizzabile con le tecniche tradizionali;
- ROCCE (purchè alterate o fratturate) quali conglomerati debolmente cementati, marne calcareniti, flysch, piroclastiti, scisti, rocce acide o basiche;
- Terreni additivati con calce fino al 5% in peso;
- Suoli inquinati da idrocarburi e metalli pesanti in concentrazioni anche 10 volte superiori ai limiti massimi di legge;
3. riduce l’infiltrazione d’acqua nel sottosuolo grazie alla fitta coltre epigea e ne favorisce la rimozione dai primi strati attraverso l’evapotraspirazione, con positive ripercussioni su alcuni parametri geomeccanici del terreno: saturazione, pressione interstiziale, coesione, resistenza al taglio.
4. sostituisce in toto un intero pacchetto di lavorazioni-manufatti-materiali utilizzato negli interventi tradizionali per contrastare l’erosione: geocelle, georeti, biostuoie, mulch, matrici di fibre di legno legate, materiali plastici, terreno vegetale, con forti vantaggi tecnici, economici e ambientali.
5. rinaturalizza i versanti, favorendo la biodiversità e accelerando la successione ecologica;
6. sottrae fino al 400% in più di CO2 rispetto alle piante tradizionali;
7. non necessita di alcuna manutenzione (sfalci, irrigazioni, concimazioni, etc.);
Prati Armati srl ha condotto in questi anni attività di ricerca sull’erosione idrica ed eolica dei suoli con particolare riferimento ai litotipi difficili o impossibili da inerbire con tecniche tradizionali o dove le tecniche tradizionali non danno buoni risultati.
L’Equazione USLE, Universal Soil Loss Equation, sviluppata e usata dal Dipartimento dell’Agricoltura degli U.S.A. identifica nella copertura vegetale il principale e più agevole parametro su cui poter agire per ridurre drasticamente i fenomeni erosivi sui terreni più vulnerabili quali limi, argille e sabbie.
Le piante erbacee perenni a radicazione profonda, naturali, non OGM, principalmente autoctone (come prescrive l’ingegneria naturalistica), selezionate da Prati Armati srl in 20 anni di ricerca e realizzazioni cantieristiche, hanno dimostrato di essere una soluzione vincente, duratura, economica ed esente da manutenzione per bloccare l’erosione su scarpate stradali e autostradali, rilevati ferroviari, sponde di fiumi, cave, miniere, discariche, siti inquinati da metalli pesanti.
Proprio ciò che prescrive l’ingegneria naturalistica anche se con le tecniche tradizionali non si riescono spesso a raggiungere questi obiettivi.
Con la tecnologia dei PRATI ARMATI®, non solo si blocca l’erosione (che è uno dei più gravi problemi geotecnici, a cui l’ingegneria naturalistica tenta da anni di dare una risposta), ma si ha una ennupla di vantaggi tecnici, economici, energetici ed ambientali (che anche l’ingegneria naturalistica si prefigge):
- capacità di vegetare su ogni litotipo e clima: anche in condizioni proibitive per qualsiasi altro tipo di vegetazione e senza utilizzare terreno vegetale di riporto, materiali sintetici quali geocelle e georeti, biostuoie, etc: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- bloccare la desertificazione e favorire la rinaturalizzazione anche introducendo sementi di fiori, arbusti e alberi della flora locale: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- utilizzo di piante erbacee prevalentemente autoctone: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- rinforzo corticale: incremento di resistenza al taglio di decine di kPa e incremento del fattore di sicurezza dei terreni dovuto alle radici profonde e resistenti: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- isolamento dei versanti dalle acque meteoriche: la parte epigea isola il versante dalle piogge come il tetto di una capanna, blocca l’erosione e diminuisce fino all’80% l’infiltrazione che può essere causa scatenante anche di frane: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- evapotraspirazione: in grado di estrarre ingenti quantità di acqua dal suolo (oltre 50 m3/ha/gg) migliorando così alcune caratteristiche geomeccaniche dei terreni (saturazione, pressione interstiziale, etc): in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- capacità di vegetare anche su suoli fortemente inquinati da metalli pesanti:piombo, cromo, zinco, nichel, rame, mercurio, cadmio, arsenico, cobalto, antimonio, selenio, etc: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- isolamento dei suoli inquinati: impedisce la dispersione di polveri inquinanti ad opera di acqua e vento (trasporto in sospensione, per infiltrazione e deflazione eolica): in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- abbattimento dei costi energetici per realizzare l’impianto antierosivo: con un risparmio da 10 a 100 volte rispetto alle tecniche antierosive tradizionali: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- abbattimento degli inquinamenti emessi (CO2, CO, NOx, SOx, PM) per realizzare l’impianto antierosivo: con una riduzione da 10 a 100 volte rispetto alle sistemazioni antierosive più tradizionali: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- sequestro di ingenti quantità di CO2 una volta che l’impianto sia andato a regime: nella biomassa epigea, nelle radici e negli essudati radicali: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- riduzione delle quantità di materiali impiegati per bloccare l’erosione: fino a 100 volte: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- riduzione dei tempi di impianto e dei rischi di cantiere: oltre 10 volte: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
E INOLTRE
- durata delle soluzioni antierosive con piante erbacee a radicazione profonda: perenne: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- manutenzione degli impianti con PRATI ARMATI®: annullata: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
- forte riduzione dei costi rispetto alle soluzioni normalmente utilizzate: oltre il 50%: in linea con i principi tecnici più moderni, ambientali e dell’ingegneria naturalistica
Su tali tematiche si sono conclusi, o stanno concludendosi, vari progetti di ricerca e tesi – anche di ingegneria naturalistica – con varie Università, fra cui:
- Politecnico di Milano
- Politecnico di Bari
- Università degli Studi di Perugia
- Università degli Studi di Milano
www.aipin.it/
INGEGNERIA NATURALISTICA. Una grande innovazione tecnologia: I PRATI ARMATI® completano, integrano e migliorano le opere civili tradizionali, agendo in sinergia con tutte le opere di ingegneria naturalistica: gabbioni, terre rinforzate, terre armate, reti paramassi, georeti, geogriglie, geostuoie, bioreti, biostuoie, geocelle, tereno vegetale, mulch, matrici di fibre di legno, etc.