SMARINO: ANAS SPA – QUADRILATERO MARCHE – UMBRIA: STRADA STATALE 77
L’intervento pilota era stato chiesto nell’ambito della realizzazione dell’Asse Viario Marche – Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna, dal committente Val di Chienti S.C.p.A di cui fanno parte le imprese di costruzioni: Grandi Lavori Fincosit (GLF), CMC di Ravenna, Strabag AG, COCI. Particolare interesse suscitava l’applicazione in adeguamento al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
SMARINO. L’applicazione prevedeva l’idrosemina di piante erbacee a radicazione profonda sugli smarino argillosi derivanti dallo scavo della galleria (tunneling) La Maddalena, conseguentemente abbancati per il tombamento dei becchi di flauto. L’obbiettivo dell’intervento era il controllo dell’erosione, il rinforzo corticale, l’impermeabilizzazione, l’inerbimento e la conseguente rinaturalizzazione attraverso un’opera di ingegneria naturalistica rapida ed efficace.
SMARINO. Non trascurabile la forte attesa dovuta alle prescrizioni ambientali degli enti competenti per un inerbimento che potesse mitigare visivamente l’opera e reinserire nel paesaggio l’area profondamente antropizzata.
SMARINO. Particolarmente evidente è stato il risultato ottenuto con un potente inerbimento mediante l’idrosemina di piante erbacee a radicazione profonda, per il definitivo controllo dell’erosione e del dissesto idrogeologico, anche grazie all’impermeabilizzazione del versante. Ciò ha consentito l’eliminazione degli interventi di manutenzione e relativi costi sia per la gestione delle opere a verde sia per la protezione ed il mantenimento della funzionalità dei fossi di guardia. La perfetta efficienza delle opere di regimentazione delle acque superficiali risulta fondamentale per la stabilità della scarpata durante eventi pluvio meteorici critici..
SMARINO. La vulnerabilità del litotipo, l’elevata pendenza della scarpata e le attese per un intervento di ingegneria naturalistica di grande pregio, hanno reso ancora più stimolante l’obbiettivo dell’intervento con i PRATI ARMATI®.
SMARINO. Particolare interesse ha suscitato il risultato se si pensa che l’obbiettivo è stato raggiunto con i PRATI ARMATI® senza l’utilizzo di terreno vegetale. Destava infatti grande apprensione l’estrema difficoltà di approvvigionamento di terreno vegetale nelle quantità previste dal progetto, vista l’indisponibilità in tutta la regione. Le eventuali forniture sarebbero quindi dovute arrivare da ambito interregionale o addirittura internazionale, con il rischio d’introduzione nell’ambiente di semi, insetti e parassiti potenzialmente nocivi per l’ambiente.
SMARINO. Non sono state necessarie neanche altre soluzioni antierosive tradizionali tipiche dell’ingegneria naturalistica come: biostuoie, georeti antierosive tridimensionali e geocelle.
Litotipo: SMARINO
SMARINO. I PRATI ARMATI® vegetano perfettamente su qualsiasi litotipo, anche il più sterile e inquinato.
SMARINO. L’impiego di questa tecnologia antierosiva naturale consente quindi di operare anche in aree in cui le condizioni pedoclimatiche erano fino a pochi anni fa ritenute proibitive per lo sviluppo della vegetazione e, data la sua semplicità realizzativa, riduce notevolmente costi, energia, rischi, tempi di lavorazione.
Litotipo: SMARINO
I PRATI ARMATI® sono una tecnologia naturale che:
- impiega sementi di piante erbacee perenni a radicazione profonda, prevalentemente autoctone, in grado di vegetare su ogni litotipo e in qualunque clima (pH compreso tra 4 e 11, temperature comprese tra circa -40° C e +60 °C)
- contrasta l’EROSIONE e consente la RINATURALIZZAZIONE anche sui litotipi più sterili e inquinati da metalli pesanti e idrocarburi, quali:
- TERRE (argille, limi, sabbie, ghiaie e loro miscele)
- ROCCE (purchè alterate o fratturate) quali conglomerati debolmente cementati, marne calcareniti, flysch, piroclastiti, scisti, rocce acide o basiche
- Terreni additivati con calce fino al 5% in peso
- Suoli inquinati da idrocarburi e metalli pesanti in concentrazioni anche 10 volte superiori ai limiti massimi di legge.
- riduce l’infiltrazione d’acqua nel sottosuolo grazie alla fitta coltre epigea e ne favorisce la rimozione dai primi strati attraverso l’evapotraspirazione, con positive ripercussioni su alcuni parametri geomeccanici del terreno: saturazione, pressione interstiziale, coesione, resistenza al taglio, etc.
- sostituisce in toto un intero pacchetto di lavorazioni-manufatti-materiali utilizzato negli interventi tradizionali per contrastare l’erosione: geocelle, georeti, geogriglie, geostuoie, biostuoie, bioreti, mulch, matrici di fibre di legno legate, materiali plastici, terreno vegetale, terreno di riporto, con forti vantaggi tecnici, economici e ambientali
- rinaturalizza i versanti, favorendo la biodiversità e accelerando la successione ecologica
- sottrae fino al 400% in più di CO2 rispetto alle piante tradizionali
- non necessita di alcuna manutenzione (sfalci, irrigazioni, concimazioni, etc).
Litotipo: SMARINO
APPLICAZIONI PER LITOTIPI – TERRENI TRATTABILI CON I PRATI ARMATI®
Si intendono per terreni trattabili con i PRATI ARMATI® tutte le rocce sciolte (terre) e le rocce lapidee (rocce) che per fessurazione, macrostruttura, tessitura, granulometria, addensamento, etc. consentono l’attecchimento e lo sviluppo dell’apparato radicale, quali:
TERRE
- argille
- limi
- sabbie
- ghiaie
- loro miscele in proporzioni differenti
ROCCE
- conglomerati (debolmente cementati)
- marne (alterate)
- calcareniti (debolmente cementate)
- flysch
- piroclastiti
- scisti
- rocce acide o basiche alterate o intensamente fratturate
L’attecchimento è ottenibile anche su suoli che, sotto il profilo pedologico, appaiono totalmente sterili o inquinati da idrocarburi e metalli pesanti in concentrazioni anche 10 volte superiori ai limiti massimi di legge.
I PRATI ARMATI® attecchiscono anche su terreni additivati con calce fino al 5% in peso.
SMARINO
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it.wikipedia.org/wiki/Smarino
Litotipo: SMARINI
I PRATI ARMATI® vegetano perfettamente su qualsiasi litotipo, anche il più sterile e inquinato.
L’impiego di questa tecnologia antierosiva naturale consente quindi di operare anche in aree in cui le condizioni pedoclimatiche erano fino a pochi anni fa ritenute proibitive per lo sviluppo della vegetazione e, data la sua semplicità realizzativa, riduce notevolmente costi, energia, rischi, tempi di lavorazione.