SILVAE: rivista tecnico scientifica dei Carabinieri – Corpo Forestale dello Stato
SVILUPPO DI APPLICAZIONI DI TECNOLOGIE DI CONTRASTO ALLA DESERTIFICAZIONE
La rivista SILVAE tecnico scientifica dei Carabinieri – Corpo Forestale dello Stato pubblica nel numero di novembre 2013 un articolo che parla dei Prati Armati come possibile soluzione ai processi di desertificazione e cambiamenti climatici presenti nel mondo e nel nostro paese.
Riassunto
Sono innumerevoli i contributi di ricerca che descrivono i processi di desertificazione nelle aree aride di tutti i continenti e che provocano danni spesso irreversibili nella struttura e fertilità dei suoli.
La FAO ha prodotto una classificazione della aridità dei suoli del pianeta per permettere descrizioni comparabili per verificare
l’efficacia degli interventi tesi a contrastare la desertificazione.
Oltre alle diagnosi è però necessario fornire terapie per limitare ed invertire i processi di desertificazione. Dopo una descrizione storica delle tecnologie usate per la lotta a tali fenomeni, sono illustrate recenti tecnologie ed attrezzature per il ricupero di aree inaridite, per utilizzazioni agro-forestali, producendo pascoli per allevamenti zootecnici, piantagioni arboree e produzioni alimentari per le popolazioni locali. Tali tecnologie possono essere utilizzate anche per il rinverdimento di aree semiaride del Mediterraneo, incluse in particolare anche zone meridionali del nostro Paese.
Abstract
A very high number of research contributions are now available concerning desertification processes in arid lands of all continents, inducing damage to soil structure and fertility. FAO produced a classification of arid soils in order to make available comparable data and also to verify the efficiency of systems to revert desertification. In fact, besides diagnoses is necessary to find therapies in order to limit and possibly revert land erosion and desertification processes.
After an historical analysis of technologies utilized to contrast desertification and soil erosion, recent technologies and equipments for utilization of arid lands in programmes of agroforestry, development of pastures for cattle feeding, reforestation and food crops production are presented. Such technologies can also be used for re-greening of mediterranean semi-arid areas and particularly in southern areas of our Country.
Nell’articolo della rivista Alessandro BOZZINI, già Docente Universitario e Dirigente FAO, ENEA scrive:
Già da decenni l’ing. Claudio Zarotti, che dirige la ditta “Prati Armati” di Milano, svolge attività in Italia per il consolidamento ed il rinverdimento di aree denudate anche in zone semiaride. Con il supporto di Tecnici associati a Prati Armati, sono state identificate ed utilizzate con successo una dozzina di specie e varietà di graminacee perenni, sia autoctone che alloctone che, dalle Alpi alla Sicilia, possono sostituire, sia singolarmente che in miscela, le funzioni del Vetiver. Almeno quattro specie autoctone sono state identificate ed utilizzate come idonee a controllare la desertificazione e l’erosione superficiale nei vari suoli del nostro Mezzogiorno, usando varie tecnologie di disseminazione, tra cui l’idrosemina. Anche alcuni Docenti dell’Università di Palermo stanno lavorando da tempo all’isolamento e alla selezione di popolazioni di specie indigene idonee a tale scopo. Una volta stabilizzate tali aree è molto più facile effettuare opere di riforestazione con specie arboree idonee ai vari ambienti interessati.
Occorre inoltre sottolineare come, con l’evoluzione della PAC, molti terreni marginali finora coperti da monocoltura a frumento duro (per i contributi specifici comunitari) anche nelle aree più siccitose e difficili della Sicilia, Puglia, Basilicata, potranno avere in futuro altre destinazioni d’uso, che dovranno e potranno tener conto dei pericoli e delle minacce di desertificazione.
Le conoscenze oggi disponibili di specie idonee, sia erbacee che arboree perenni, e di tecnologie di coltivazione alternative potranno avere un effetto positivo per il ricupero di aree già affette da fenomeni di desertificazione, riguadagnando così alla vita molti territori anche
nel nostro Paese. Le nostre esperienze potranno quindi essere utilizzate anche in molti altri Paesi dell’area mediterranea ove il fenomeno sta diventando e può divenire sempre più catastrofico.
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Novembre 2013 -Silvae-Rivista-tecnico-scientifica-del-Corpo-Forestale-dello-Stato