XXIV convegno nazionale di geotecnica
INNOVAZIONE E TECNOLOGIA NELL’INGEGNERIA GEOTECNICA
Tema del convegno
Negli ultimi decenni, i progettisti di opere di ingegneria geotecnica hanno visto ampliarsi enormemente la potenzialità delle tecniche di indagine nonché dei mezzi di calcolo e progettazione. La recente evoluzione della Normativa Geotecnica ne è evidente testimonianza. Caratterizzazione sperimentale dei terreni in sito e laboratorio unitamente all’analisi e model-lazione del comportamento di vari tipi di opere di ingegneria geotecnica sono oramai pratica corrente della progettazione. Tali argomenti sono oltretutto frequente oggetto di corsi e seminari di aggiornamento.
Le innovazioni tecnologiche
Parallelamente ai rapidi sviluppi dei metodi di indagine e calcolo, esiste un ambito, forse meno noto ma non meno rilevante, concernente le innovazioni tecnologiche introdotte nella realizzazione delle opere di ingegneria geotecnica. Si pensi, ad esempio, ai recenti progressi nelle metodologie esecutive delle fondazioni profonde, degli scavi in sotterraneo e a cielo aperto e delle opere in terra, agli avanzamenti nelle tecniche di miscelazione, rinforzo e chiodatura dei terreni e delle rocce, ai progressi negli interventi di bonifica e protezione ambientale di siti contaminati, alle innovazioni nel settore dei geosintetici e ad altri ancora. Le conoscenze nel settore tecnologico sono in prevalenza patrimonio del mondo dell’impresa, mentre risultano meno diffuse nell’ambiente della progettazione. Talvolta, i progettisti si trovano a dover simulare il comportamento delle opere, senza di-sporre di un’adeguata base di informazioni e conoscenze sull’effettiva influenza che su di esse hanno le tecnologie esecutive. Ciò contribuisce a diminuire il livello di affidabilità complessivo della progettazione, che non trae così pieno vantaggio dagli avanzamenti tecnologici.
Scopo del Convegno
Lo scopo del Convegno è rappresentare un punto di incontro e discussione avente per oggetto l’innovazione tecnologica nell’ingegneria geo-tecnica, dedicando particolare attenzione ai seguenti aspetti:
- individuazione, ottimizzazione e calibrazione delle tecnologie per la realizzazione degli interventi;
- introduzione delle nuove tecnologie nel calcolo progettuale per la stima del com-portamento durante le fasi costruttive e in quelle di esercizio;
- monitoraggio e analisi a ritroso del com-portamento delle opere;- indagini in sito e in laboratorio, in special modo se rivolte all’accertamento dell’effi-cacia delle nuove tecnologie;
- modellazione fisica, in grande e piccola scala, e modellazione numerica;
- valutazione del livello di affidabilità di interventi condotti con le nuove tecnologie in relazione alla normativa progettuale.
La presentazione dei PRATI ARMATI ® al convegno
In Italia, circa il 77% del territorio (cfr. De Rosa, 2003 e APAT) è a rischio di erosione accelerata, anche a causa della mancanza di misure conservative del suolo. Nel nostro clima ed ambiente la pioggia è il principale agente erosivo (EROSIONE IDRICA). Per ridurre gli effetti dell’erosione è necessario porre una protezione superficiale al rilevato. Nel corso degli anni sono state sviluppate diverse tecniche di protezione del suolo e di rinaturalizzazione. La più innovativa tecnologia d’ingegneria naturalistica che impiega esclusivamente piante erbacee perenni a radicazione profonda è la tecnologia dei PRATI ARMATI®.
Applicazioni
Le applicazioni dei PRATI ARMATI® sono svariate: blocco dell’erosione e rinaturalizzazione di versanti, scarpate stradali, autostradali e ferroviarie, protezione di sponde di fiumi e torrenti, recupero e rinaturalizzazione di zone degradate quali cave, miniere e discariche.
Articolo estratto dal documento presentato al XXIV Congresso AGI a Napoli riguardanti la tecnica dei PRATI ARMATI ®
LA PROTEZIONE SUPERFICIALE DEI PENDII CON TECNICHE DI INERBIMENTO