Processi erosivi workshop ad Agrigento
PROCESSI EROSIVI. Sono intervenuti all’evento, presso l’università di Salerno, il prof. Leonardo Cascini, Prof. Sabatino Cuomo e ing. Maria Della Sala, l’ing. Claudio Zarotti. Il seminario ha sviluppato le seguenti tematiche: L’analisi quantitativa del deflusso superficiale e dei processi erosivi lungo versanti acclivi naturali o artificiali rappresenta una problematica di rilevante interesse tecnico-scientifico.
PROCESSI EROSIVI. Per i versanti naturali che costituiscono un bacino montano, la stima quantitativa delle portate di acqua e solido convogliate alla sezione di chiusura è necessaria per la predisposizione di adeguati interventi di mitigazione dei rischi connessi a fenomeni tipo flusso che possono propagarsi nelle zone pedemontane. Per i versanti artificiali, quali rilevati stradali, autostradali, ferroviari, ecc., la stima delle quantità di acqua e solido è indispensabile per una corretta progettazione dei fossi di guardia e per la riduzione dei costi di manutenzione connessi all’accumulo del materiale solido. A tal fine, è necessario il ricorso a un modello quantitativo fisicamente basato. Tale modello, validato attraverso modellazione di prove di laboratorio in canaletta può essere applicato in maniera affidabile sia a scala di bacino montano che di singolo versante.
PROCESSI EROSIVI. Si sono inoltre trattate le seguenti tematiche: L’interazione pendio atmosfera: piante erbacee a radicazione profonda per la protezione dei versanti in caso di fenomeni meteorologici intensi.
Gli effetti positivi della vegetazione su pendii si sono fino ad oggi focalizzati sul contributo dell’apparato radicale di piante arboree che incrementa la resistenza al taglio dei terreni. Piante erbacee perenni a radicazione rapida e profonda, opportunamente selezionate, e finora poco studiate, altre che a germinare, svilupparsi e radicare in tempi brevi in qualunque condizione pedoclimatica, contribuiscono ad aumentare la resistenza al taglio dei terreni, migliorano il fattore di stabilità dei pendii, riducono l’infiltrazione di acqua soprattutto nel caso di forti precipitazioni e ne evapo-traspirano significative quantità, contribuendo così anche alla prevenzione di fenomeni di instabilità profondi.