13 Maggio 2025 : Seminario in campo con visita al cantiere Autostrade per l’Italia realizzato a Castiglione dei Pepoli
Comunicato Stampa
13 Maggio 2025: seminario a Castiglione dei Pepoli (BO) con visita al cantiere di Autostrade per l’Italia.
Saranno presenti emittenti televisive e testate giornalistiche regionali e nazionali.
” Un antico borgo ricco di storia medioevale, arrampicato sull’appenino tosco-emiliano, ricoperto da boschi nella parte meridionale, mentre nella parte che volge a settentrione la superficie boschiva è intervallata da aree coltivate e da prati: Castiglione dei Pepoli.
Bello ma fragile, come moltissime zone di questa parte d’Italia: negli anni si sono infatti verificati fenomeni di dissesto che hanno più volto interrotto la viabilità: quello del 2019 particolarmente grave.
Il progetto di compensazione portato avanti da Autostrade per l’Italia ha previsto il ripristino della frana, la stabilizzazione dei terreni, il blocco dell’erosione e la sistemazione idraulica del rio Muricce: per il blocco dell’erosione e la regimazione idraulica su tutto il versante è stata chiamata la società milanese PRATI ARMATI srl, leader mondiale nel settore che in oltre 30 anni di ricerche e applicazioni ha messo a punto quella che viene universalmente riconosciuta come la miglior tecnologia antierosiva e contro il dissesto idrogeologico superficiale a livello internazionale: Le Piante Erbacee a Radicazione Profonda e Resistente, a cui è associato il marchio registrato PRATI ARMATI® .
Si tratta di una potente innovazione basata su tecniche naturali: applicata su tutto il versante in frana questa tecnologia ha definitivamente risolto ogni problema erosivo, idraulico, ambientale e paesaggistico, consentendo l’apertura in sicurezza della strada.
Il 13 maggio, grazie all’iniziativa dell’università bolognese ALMA MATER, con il contributo, sponsorizzazione e partecipazione di Cifi, ordine regionale dei geologi, federazioni degli ordini degli ingegneri, agronomi, forestali, architetti e geometri di tutta la regione Emilia-Romagna, Autostrade per l’Italia, Tecne, società di ingegneria del Gruppo Aspi, Rfi, Italferr, grandi imprese e studi di progettazione, il comune di Castiglione dei Pepoli ospiterà un seminario con visita al cantiere per illustrare dal vivo a tecnici e cittadini di tutta la l’Emilia Romagna. come si possano risolvere e perché no, prevenire, molti dei dissesti che in questi anni hanno afflitto e martoriato la nostra regione.
Obbligatoria la prenotazione compilando il seguente modulo:
https://forms.gle/kQWVGgQDzLNM2EJE7
SOLO per gli ingegneri sarà necessaria l’iscrizione anche al seguente link: https://formazione.ordingbo.it/ISFormazione-Bologna/index.xhtml
Per il numero di crediti riconosciuti rivolgersi alle federazioni/ordini accreditatori come indicato nella locandina allegata.
Storia del cantiere, realizzazione e resistenza sotto le alluvioni
PROGRAMMA DELLA GIORNATA (clicca per scaricare)
9:00-09:30: Saluti e Introduzione ai lavori da parte di
• Dott. Tommaso Tarabusi – Sindaco del Comune di Castiglione dei Pepoli (BO)
• Prof. Ing. Francesca Valenti – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari – Alma Mater Studiorum– Università di Bologna;
• Enti Accreditanti, Patrocinanti e Partecipanti
09:30-10:00: L’evoluzione del territorio negli anni: Interventi di messa in sicurezza sul territorio dell’Appenino Bolognese
Dott. Ing. Emilio Pedone e Dott. Geol. Aldo Fantini
Area Tecnica: Gestione Idrogeologica, Sismica e Difesa del Suolo del Territorio Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese.
10:00-10:30: Sistemazioni idraulico-forestali e ingegneria naturalistica per il consolidamento dei versanti: esperienze in Appennino Bolognese
Dott. For. Claudio Cavazza – Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile Regione Emilia-Romagna
10:30-11:15: Opere di compensazione di Autostrade per l’Italia a Castiglione dei Pepoli: genesi dell’intervento
Gruppo ASPI: AUTOSTRADE PER L’ITALIA spa – TECNE spa
11:15-12:45: Risultati tecnici, ambientali, energetici, di inquinamento e paesaggistici ottenuti con l’utilizzo di
piante erbacee perenni a radicazione profonda e resistente, nel rispetto del PNRR e del Reg. (UE) 2020/852
Dott. Ing. Claudio e Marcello Zarotti – Presidente e Amministratore Delegato PRATI ARMATI S.r.l.
12:45-13:00: La mia terra, storia e futuro
Presidente Associazione Apicoltori Emilia-Romagna e Sig. Adolfo Rodolfo – Proprietario dei terreni franati
13:00-15:00: PAUSA PRANZO libera
15:00-17:00 : Visita al cantiere di Castiglione dei Pepoli, con illustrazione in campo dei risultati, con la partecipazione degli oratori e degli esecutori che illustreranno i vari aspetti dell’intervento.
Informazioni utili:
- Teatro comunale di Castiglione dei Pepoli dove si terrà la video conferenza: https://maps.app.goo.gl/fxLzJAf7SDgtt66D7
- Parcheggio gratuito riservato per il seminario: https://maps.app.goo.gl/D5T6zXEgjKZwmiNG9 scendendo lungo la strada sono disponibili ulteriori aree di parcheggio gratuite
- Punto GPS del cantiere, si potrà parcheggiare sulla strada prima di arrivare: https://maps.app.goo.gl/ccbYweyBsC2kWExX6
Per scaricare la locandina dell’evento cliccare qui
Obiettivi della giornata giornata
Obiettivo del convegno è l’analisi dei problemi posti dall’erosione dei terreni e delle rocce e delle soluzioni per controllare la degradazione superficiale del suolo e le ripercussioni su dissesti più profondi. Il tema è spiccatamente interdisciplinare, in un contesto di sviluppo sostenibile.
Le piante erbacee perenni a radicazione profonda, sottile e resistente rappresentano una soluzione ottimale dal punto di vista tecnico, ambientale, di consumo energetico, di installazione e per l’assenza di manutenzione.
Piante erbacee autoctone a radicazione rapida, profonda, sottile, resistente, riescono infatti a germinare, svilupparsi e radicare in tempi brevi e a sopravvivere anche in condizioni pedoclimatiche e fitotossiche proibitive per la vegetazione più tradizionale.
Studi, tesi, ricerche, sperimentazioni compiute presso le principali università italiane e centinaia di cantieri realizzati in Italia e all’estero, hanno dimostrato che con le piante erbacee perenni autoctone a radicazione profonda, sottile e resistente è possibile contemporaneamente:
1. bloccare l’erosione in qualunque condizione pedoclimatica, anche su litotipi inquinati e sterili: ad esempio su smarino, senza necessità di terreno vegetale o altri manufatti e materiali;
2. diminuire l’infiltrazione ed aumentare la traspirazione contribuendo a migliorare, anche in profondità, i principali parametri geomeccanici dei terreni, quali saturazione, coesione etc. mitigando così anche il rischio di frane a media profondità;
3. incrementare la resistenza al taglio degli strati superficiali dei terreni iniettando una coesione aggiuntiva, dovuta all’apparato radicale, di alcuni kPa;
4. eliminare il terreno vegetale che si erode e scivola a valle ed ogni altro manufatto e materiale plastico, quali geocelle, geostuoie, georeti, biostuoie, mulch, matrici di fibre di legno legate, juta liquida, idrosemine rinforzate, etc. oltretutto senza impianti di irrigazione o irrigazioni di soccorso;
5. eliminare le tradizionali opere civili di captazione e regimentazione superficiale delle acque meteoriche (canalette, finsider, embrici, fossi di guardia, etc.) lavorando direttamente sul terreno tal quale con forti vantaggi tecnici, risparmi economici, di tempo, permanenza e rischi di cantiere, assenza di manutenzione e durabilità nel tempo;
6. diminuire il consumo di energia per realizzare l’impianto da 10 a 100 volte rispetto alle tecniche antierosive tradizionali;
7. sottrarre fino al 400% in più di CO2 rispetto a impianti tradizionali;
8. eliminare ogni manutenzione.
Particolare attenzione verrà posta alle proprietà olistiche dei PRATI ARMATI®, l’unica tecnologia antierosiva al mondo in grado
di rispettare e superare tutte le prescrizioni del Reg. (UE) 2020/852: gli obiettivi ambientali cui deve contribuire un’attività economica per essere considerata ecosostenibile, devono infatti contribuire in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici e non arrecare alcun danno a nessun altro obiettivo ambientale (rispetto del principio DNSH) e più precisamente devono consentire:
1) la mitigazione dei cambiamenti climatici
2) l’adattamento ai cambiamenti climatici
3) l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine
4) la transizione verso un’economia circolare
5) la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento
6) la protezione e il ripristino della biodiversità
Una vera rivoluzione nella progettazione geotecnica ed idraulica, in sintonia con l’ambiente, con consumi energetici e di inquinamento trascurabili, bassi rischi di cantiere e assenza di manutenzione: la natura che salva se stessa.