XXXIV Convegno nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche
La protezione dei versanti in caso di fenomeni meteorologici intensi mediante piante erbacee a radicazione profonda.
Idraulica e costruzioni: I fenomeni erosivi sul territorio italiano sono molto diffusi e strettamente legati alle condizioni climatiche caratteristiche delle nostre latitudini, dove le precipitazioni pluvio-meteoriche rappresentano l’agente più incisivo (erosione idrica).
Idraulica e costruzioni. L’intensità dell’azione erosiva dipende da vari fattori, quali: intensità e durata delle precipitazioni, lunghezza e inclinazione del pendio, permeabilità del terreno e grado di saturazione, presenza di vegetazione, erodibilità intrinseca del terreno.
Idraulica e costruzioni: erosione idrica
L’erosione idrica, dovuta all’azione dell’acqua, asporta notevoli quantità di suolo, soprattutto gli strati superficiali più fertili e può compromettere la funzionalità di opere civili tradizionali, ad esempio colmando canalette e fossi di guardia, scalzando il piede di opere in cemento armato e muri di sostegno, scoprendo la sommità di pali e micropali, causando l’interrimento di corsi d’acqua, laghi, bacini artificiali.
Tecniche antierosive
Le tecniche per contrastare l’erosione attualmente più diffuse risalgono agli anni 1950-60 e tutte prevedono l’impiego di manufatti sintetici quali ad esempio geocelle, geostuoie, georeti, oppure biostuoie, fascinate, viminate, etc. che, però, in condizioni pedoclimatiche difficili, possono non risolvere il problema dell’erosione e non consentire una rapida rinaturalizzazione. Negli ultimi anni stanno riscontrando un notevole interesse gli interventi antierosivi che utilizzano sistemi naturali, che prevedono l’impiego di particolari tipi di specie erbacee dotate di un apparato radicale profondo e resistente, che coniugano le elevate capacità di adattamento e resistenza a condizioni ambientali particolarmente difficili (aridità e sterilità del suolo, carenza idrica, presenza di inquinanti fitotossici) alla capacità di contrastare efficacemente i fenomeni erosivi dovuti sia all’erosione idrica che eolica.
L’intensità dell’azione erosiva dipende da vari fattori, quali: intensità e durata delle precipitazioni, lunghezza e inclinazione del pendio, permeabilità del terreno e grado di saturazione, presenza di vegetazione, erodibilità intrinseca del terreno.
L’erosione idrica, dovuta all’azione dell’acqua, asporta notevoli quantità di suolo, soprattutto gli strati superficiali più fertili e può compromettere la funzionalità di opere civili tradizionali, ad esempio colmando canalette e fossi di guardia, scalzando il piede di opere in cemento armato e muri di sostegno, scoprendo la sommità di pali e micropali, causando l’interrimento di corsi d’acqua, laghi, bacini artificiali.
Le piante erbacee a radicazione rapida e profonda riescono infatti a germinare, svilupparsi e radicare in tempi brevi e sopravvivere anche in condizioni pedoclimatiche e fitotossiche che appaiono proibitive per la vegetazione tradizionalmente impiegata per questo tipo id interventi antierosivi. Oltretutto esse consentono, anche su pendii costituiti da depositi sterili e inquinati, impossibili da inerbire con piante tradizionali, di diminuire in tempi brevi l’infiltrazione di acqua nel sottosuolo ed evapo-traspirare significative quantità di acqua, contribuendo così anche alla prevenzione di fenomeni di instabilità profondi.