Il Nuovo Ponte San Giorgio protetto con i Prati Armati®
Sulle scarpate più critiche del nuovo Ponte San Giorgio Italferr e Finmeccanica hanno previsto quella che viene considerata la miglior tecnica antierosiva oggi al mondo: i PRATI ARMATI® .
Si tratta di una tecnologia tutta italiana in grado di bloccare l’erosione su qualunque litotipo ed in ogni clima. I PRATI ARMATI® sono una miscela di sementi di piante erbacee a radicazione profonda (non OGM, con radici che possono arrivare anche ai 4-5 metri di lunghezza e non infestanti), resistenti all’aridità, in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di terreno, anche con diverso grado di acidità (ph) ed in ogni clima, con temperature variabili da -40 a +60 gradi centigradi.
Il nostro intervento, eseguito a dicembre 2020, ha interessato le spalle del ponte e le zone circostanti ai piloni, particolarmente vulnerabili all’erosione. L’ applicazione dei PRATI ARMATI® ha garantito una protezione efficace e duratura, prevenendo così futuri scivolamenti superficiali e preservando l’integrità delle fondamenta. Il ponte San Giorgio è ora protetto in modo efficace grazie alla nostra tecnologia. Questa innovativa soluzione garantisce la stabilità strutturale del ponte, proteggendolo da fenomeni erosivi e mitigando gli effetti di eventi meteorologici estremi.
Oltretutto con l’utilizzo delle specie autoctone a fotosintesi C4 farà sì nelle zone ove sono presente le piante erbacee a radicazione profonda PRATI ARMATI® si avrà una sottrazione di CO2 superiore fino al 400% in più rispetto a piante erbacee tradizionale.
Altro aspetto positivo della nostra tecnologia è che la manutenzione per questo impianto antierosivo non è più necessaria adattandosi ai movimenti del versante ed incrementando la resistenza al taglio degli strati superficiali del terreno.
Anche l’architetto Renzo Piano aveva già presentato questa innovativa tecnologia nel proprio libro: Almanacco dell’Architetto.
I Prati Armati sono stati riconosciuti anche dall’architetto Renzo Piano e dai suoi collaboratori, progettisti del ponte San Giorgio, come la miglior tecnologia antierosiva ed ecologica per la protezione dei versanti. A seguito del riconoscimento, la tecnologia è stata introdotta nell’Almanacco dell’Architetto, nello specifico nel capitolo ‘Costruzione su pendii’ a pagina 56.