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RINVERDIMENTO-EROSIONE-INERBIMENTO-RINATURALIZZAZIONE: (BZ) CANTIERE DIMOSTRATIVO CON DIVERSE TECNICHE ANTIEROSIVE
Cantiere sperimentale dove vengono paragonate tecniche antierosive tradizionali a confronto con i Prati Armati®. Di grande interesse tecnico le differenti evoluzioni delle tecniche a distanza di 8 anni dal loro impianto, evoluzioni riportate nelle ultime 6 immagini.
EROSIONE-INERBIMENTO-RINVERDIMENTO-RINATURALIZZAZIONE: Dopo 8 anni ottimo il risultato con PRATI ARMATI, nullo il risultato ottenuto con le tecniche tradizionali anche con irrigazione.
IDROSEMINA DI PIANTE CON RADICAZIONE PROFONDA SULLA GRANDE FRANA DI ANCONA
IDROSEMINA DI PIANTE CON RADICAZIONE PROFONDA SULLA GRANDE FRANA DI ANCONA: attuata una completa rinaturalizzazione, fioritura, controllo dell'erosione
PROTEZIONE SUPERFICIALE DEI VERSANTI: CIRCONVALLAZIONE CASTELVISCARDO. Bloccato il rotolamento di sassi e ciottoli.
PROTEZIONE SUPERFICIALE DEI VERSANTI: CIRCONVALLAZIONE CASTELVISCARDO. Bloccato il rotolamento di sassi e .
Tipici esempi di funzionalità delle opere civili e di inserimento ambientale della tecnologia dei Prati Armati®. L’intervento è stato realizzato su una scarpata tal quale senza alcuna rete metallica, biostuoie, georeti, geogriglie, geostuoie, terreno vegetale di riporto: i ciottoli sono stati inglobati nelle fitta coltre epigea che ne ha evitato il distacco e rotolamento a valle
GABBIONATE e PRATI ARMATI® SU SCARPATE CRITICHE della circonvallazione di Castelviscardo (TR)
GABBIONATE e PRATI ARMATI® SU SCARPATE CRITICHE della circonvallazione di Castelviscardo (TR). I gabbioni hanno lo scopo di contenere le spinte e bloccare il piede della scarpata. I PRATI ARMATI® bloccano l’erosione ed evitano che i gabbioni si intasino di terreno eroso. Pietra, ferro e PRATI ARMATI sono un perfetto e duraturo abbinamento.
FRANE SUPERFICIALI-EROSIONE: I PRATI ARMATI® IN UN CONTESTO STORICO DI GRANDE PREGIO AMBIENTALE IN UNA DELLE PIÙ BELLE E ANTICHE CITTÀ MURATE ITALIANE: CITTADELLA (PD)
Durante interventi di riqualificazione ambientale dei terrapieni che sorreggono le antiche mura della Cittadella, furono previsti vari interventi.
Dopo aver tolto le traversine ferroviarie, che rilasciavano nel terreno sostanze inquinanti e che servivano a tenere in stato di equilibrio la scarpata, si dovette provvedere a scegliere altre tecniche che potessero evitare frane superficiali ed erosione.
La tecnica scelta dall’amministrazione locale fu intervenire con piante erbacee a radicazione profonda. Questo cantiere fu realizzato con solo una specie della miscela che compone i PRATI ARMATI®, su espressa richiesta del committente, per motivi soprattutto estetici.
PARCO EOLICO DI COCULLO (AQ): INTERVENTO ANTIEROSIVO E DI RIPRISTINO AMBIENTALE PRESSO IL PARCO EOLICO
Nel cuore del Molise una centrale eolica è stata protetta da frane ed erosione. Il cantiere era situato all’interno del parco eolico di Cocullo. Il committente aveva forti problemi dovuti a frane ed erosione che destabilizzavano le scarpate che circondavano la centrale di smistamento. Le piante a radicazione profonda utilizzate per l’impianto hanno completamento ricoperto le scarpate che circondano la centrale di smistamento bloccando l’erosione, proteggendo il versante dalle piogge e reinserendolo in un’area che è stata completamente rinaturalizzata, mitigandone così l’impatto ambientale. Le specie erbacee a radicazione profonda hanno resistito ad inverni freddissimi (oltre -20°C) ed estati torride.
2010: SASSARI – CONFERENZA ALLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DEL NORD SARDEGNA
RILEVATI SENZA TERRENO VEGETALE
Intervento su rilevato stradale e ferroviario costituito da tout venant opportunamente costipato. Data l’evidente instabilità ed erodibilità del terreno vegetale posato sulle scarpate del rilevato, il committente SOLVAY Spa richiedeva un intervento di ingegneria naturalistica senza tale materiale. Gli obbiettivi erano il controllo dell’erosione, il rinforzo corticale, l’inerbimento mediante idrosemina di piante erbacee a radicazione profonda e successiva rinaturalizzazione.
SABBIE: IL BLOCCO DELL’EROSIONE SULLE SCARPATE STRADALI SABBIOSE
A seguito del secondo cedimento generale della versante stradale, venne rimodulato il profilo di progetto, mediante l’alternanza di scarpate e berme. Venne eseguito un intervento di spritz beton in testa, dotando le berme di trincee drenanti eseguite con arido e geotessili. A completamento del nuovo progetto veniva previsti l’inerbimento mediante idrosemina di piante erbacee a radicazione profonda.
L’obbiettivo complessivo era quello di fornire un profilo di scarpa con un’inclinazione minore, consolidare la scarpata in testa più acclive, drenare le acque sotterranee, bloccare l’erosione , impermeabilizzare e inerbire l’area. Particolarmente interessante il confronto PRATI ARMATI® - VETIVER.
SABBIE LIMOSE: BLOCCO DELL’EROSIONE ED INERBIMENTO DI UN VERSANTE SULL’AUTOSTRADA A3 SA-RC:
Si trattava di un versante particolarmente erodibile situato su una scarpata di avvicinamento ad un imbocco di galleria. E’ stata eseguita l’idrosemina, finalizzata ad un intervento di inerbimento mediante piante erbacee a radicazione profonda, per il definitivo blocco dell’erosione e la protezione dei fossi di guardia dall’intasamento.
SABBIE SILICEE: RINFORZO E CONTROLLO DELL’EROSIONE SULLE SCARPATE DELLA MINIERA DI FLORINAS (SS)
L’intervento prevedeva un’applicazione sulle scarpate della Miniera di sabbie silicee di Florinas (SS) di proprietà della Sarda Silicati Srl. La pendenza delle superfici da trattare, l’intensa erosione che evolveva in locale dissesto idrogeologico, il clima ventoso freddo d’inverno e torrido d’estate apparivano i problemi più evidenti.
Il rinforzo delle scarpate, il controllo dell’erosione e la rinaturalizzazione del fronte dismesso della miniera, rappresentavano gli obbiettivi principali.
SABBIE GHIAIOSE: INERBIMENTO E RINATURALIZZAZIONE DI UNA SCARPATA PILOTA SULL’AUTOSTRADA A3 SA-RC
Scarpata pilota in sabbie ghiaiose tendenti a passare a ghiaie sabbiose di natura calcarea. Il committente chiedeva una prova di germinazione e successivo attecchimento su tale litotipo.
Il fine del presente intervento pilota era valutare se le piante erbacee a radicazione profonda erano in grado di garantire il controllo dell’erosione, il rinforzo superficiale, l’inerbimento e la successiva rinaturalizzazione, attraverso un’opera di ingegneria naturalistica rapida ed efficace.