SITI INQUINATI DA METALLI PESANTI
Nelle miniere, nelle cave e in zone fortemente inquinante da metalli pesanti, il problema erosivo non è dovuto soltanto all'azione dell'acqua, ma anche all'azione dei venti che sollevano nuvole di polveri inquinanti, che possono trasportare i metalli pesanti anche a chilometri di distanza con il rischio che finiscano nelle falde acquifere, con pesanti ripercussioni sull' ecosistema (piante, animali e uomini). Per testare la capacità dei Prati Armati di vegetare anche in terreni contaminati da metalli pesanti, sono state effettuate delle prove di germinazione su materiali assimilabili a quelli delle discariche minerarie del distretto di Montevecchio nella Sardegna sud-occidentale, dove sono stati abbancati sterili di tracciamento e residui di coltivazione di minerali come la galena (solfuro di piombo) e la blenda o sfalerite (solfuro di zinco). L’analisi quantitativa degli inquinanti presenti nei diversi campioni di terreno è stata condotta mediante spettrometria ottica di emissione al plasma ICP-OES (Inductively Coupled Plasma – Optical Emission Spectrometer). I principali metalli pesanti rilevati, che erano presenti nei vari siti con concentrazioni fino a 10 volte quelle ammissibili per legge erano:
- Arsenico [As]
- Cadmio [Cd]
- Cobalto [Co]
- Cromo [Cr]
- Rame [Cu]
- Mercurio [Hg]
- Nichel [Ni]
- Piombo [Pb]
- Antimonio [Sb]
- Selenio [Se]
- Zinco [Zn]
RILEVATI SENZA TERRENO VEGETALE
Intervento su rilevato stradale e ferroviario costituito da tout venant opportunamente costipato. Data l’evidente instabilità ed erodibilità del terreno vegetale posato sulle scarpate del rilevato, il committente SOLVAY Spa richiedeva un intervento di ingegneria naturalistica senza tale materiale. Gli obbiettivi erano il controllo dell’erosione, il rinforzo corticale, l’inerbimento mediante idrosemina di piante erbacee a radicazione profonda e successiva rinaturalizzazione.
SABBIE: IL BLOCCO DELL’EROSIONE SULLE SCARPATE STRADALI SABBIOSE
A seguito del secondo cedimento generale della versante stradale, venne rimodulato il profilo di progetto, mediante l’alternanza di scarpate e berme. Venne eseguito un intervento di spritz beton in testa, dotando le berme di trincee drenanti eseguite con arido e geotessili. A completamento del nuovo progetto veniva previsti l’inerbimento mediante idrosemina di piante erbacee a radicazione profonda.
L’obbiettivo complessivo era quello di fornire un profilo di scarpa con un’inclinazione minore, consolidare la scarpata in testa più acclive, drenare le acque sotterranee, bloccare l’erosione , impermeabilizzare e inerbire l’area. Particolarmente interessante il confronto PRATI ARMATI® - VETIVER.
SABBIE LIMOSE: BLOCCO DELL’EROSIONE ED INERBIMENTO DI UN VERSANTE SULL’AUTOSTRADA A3 SA-RC:
Si trattava di un versante particolarmente erodibile situato su una scarpata di avvicinamento ad un imbocco di galleria. E’ stata eseguita l’idrosemina, finalizzata ad un intervento di inerbimento mediante piante erbacee a radicazione profonda, per il definitivo blocco dell’erosione e la protezione dei fossi di guardia dall’intasamento.
SABBIE SILICEE: RINFORZO E CONTROLLO DELL’EROSIONE SULLE SCARPATE DELLA MINIERA DI FLORINAS (SS)
L’intervento prevedeva un’applicazione sulle scarpate della Miniera di sabbie silicee di Florinas (SS) di proprietà della Sarda Silicati Srl. La pendenza delle superfici da trattare, l’intensa erosione che evolveva in locale dissesto idrogeologico, il clima ventoso freddo d’inverno e torrido d’estate apparivano i problemi più evidenti.
Il rinforzo delle scarpate, il controllo dell’erosione e la rinaturalizzazione del fronte dismesso della miniera, rappresentavano gli obbiettivi principali.
SABBIE GHIAIOSE: INERBIMENTO E RINATURALIZZAZIONE DI UNA SCARPATA PILOTA SULL’AUTOSTRADA A3 SA-RC
Scarpata pilota in sabbie ghiaiose tendenti a passare a ghiaie sabbiose di natura calcarea. Il committente chiedeva una prova di germinazione e successivo attecchimento su tale litotipo.
Il fine del presente intervento pilota era valutare se le piante erbacee a radicazione profonda erano in grado di garantire il controllo dell’erosione, il rinforzo superficiale, l’inerbimento e la successiva rinaturalizzazione, attraverso un’opera di ingegneria naturalistica rapida ed efficace.
PIROCLASTITI TUFACEE CONTROLLO DELL’EROSIONE ED INERBIMENTO S.P.111 – ORVIETO, LA ABBADIA (TR) –
La scarpata stradale della SP 111, riprofilata a seguito di evento franoso presentava depositi piroclastici tufacei da integri a profondamente alterati.
Questi manifestavano una doppia difficoltà per quanto riguarda il blocco dell'erosione: una rapida e progressiva disgregazione con erosione superficiale in netto contrasto con lo strato sottostante decisamente duro e compatto.
La profondità e l’elevata inclinazione delle scarpate oltre l’estrema visibilità del fronte riprofilato dal Duomo di Orvieto esaltavano le difficoltà dell’opera di ingegneria naturalistica mediante l’idrosemina di piante erbacee a radicazione profonda.
LIMI E ARGILLE: CONTROLLO DELL’EROSIONE ED INERBIMENTO SULLA VARIANTE DEL FERRO A FERMO (FM)
LIMI e ARGILLE: L’intervento sulla scarpata in limi e argille necessitava un duraturo controllo dell’erosione ed un inerbimento perenne con piante erbacee a radicazione profonda. La vulnerabilità dei litotipi, la pendenza della scarpata, la sismicità della regione e le attese per un intervento di ingeneria naturalistica di grande pregio, hanno reso ancora più motivante l’obbiettivo dell’intervento con i PRATI ARMATI®.
Ulteriori elementi di difficoltà specifici da affrontare erano: il contrasto della desertificazione, il ripristino ambientale e paesaggistico del fronte sbancato nella circonvallazione della città marchigiana (Variante del Ferro).
PORFIDI E GRANITI: CONTROLLO DELL’EROSIONE E RINATURALIZZAZIONE SULLA DIGA DI COMBINADOVU (NU)
PORFIDI E GRANITI. L’intervento sulla spalla destra della Diga di Combidanovu, prevedeva il controllo dell’erosione, il contrasto della desertificazione, il ripristino ambientale e il reinserimento paesaggistico del fronte granitico sbancato. I PRATI ARMATI® sono stati abbinati con successo ed in modo sinergico alle reti metalliche paramassi a doppia torsione tipo Maccaferri che sono state infatti inerbite, rinverdite e mascherate dalla folta parte epigea (foglie) con forte vantaggio tecnico, paesaggistico ed ambientale.
GHIAIE SABBIOSE: BLOCCO DELL’EROSIONE E CONTRASTO DELLA DESERTIFICAZIONE
L’intervento su una ex cava di calcare, prevedeva il controllo dell’erosione, il contrasto della desertificazione e la ripristino ambientale di un versante riprofilato. La superficie è stata preparata attraverso l’abbancamento di ghiaie sabbiose calcaree residuali derivanti da precedente attività estrattiva.
FLYSCH: RINATURALIZZAZIONE , BLOCCO DELL’EROSIONE E PROTEZIONE DEI FLYSCH
L’intervento sulla S.S. 598 della Val d’Agri prevedeva il controllo dell’erosione e il rinverdimento di flysch su una scarpata stradale riprofilata. Nonostante gli evidenti fenomeni di dissesto localizzati, i Prati Armati hanno assicurato il blocco dell’erosione, il rinforzo corticale, l’impermeabilizzazione del versante, la perfetta rinaturalizzazione.
FRANA DI OROPA: EROSIONE, RINATURALIZZAZIONE E BLOCCO DELL’ EROSIONE SU DETRITO DI VERSANTE
Controllo dell’erosione e rinverdimento di detrito eterometrico a seguito del fenomeno franoso tipo debris avalanche. Una volta riprofilato il versante, i Prati Armati hanno assicurato il blocco dell’erosione, la protezione dei fossi di guardia, l’impermeabilizzazione del versante, la perfetta rinaturalizzazione.